Finalmente in centro, ad Ascoli, è possibile godersi la nuova scalinata Leopardi rivestita di maioliche. Ognuno dei ceramisti coinvolti ha scelto liberamente il decoro in base alle sue inclinazioni, tenendo presente la tematica ispirata al mondo animale e vegetale, data la vicinanza con i giardini pubblic… il risultato mi sembra sia una gioiosa festa per gli occhi!
Adoro inserire le mie maioliche in contesti paesaggistici naturali, per questo nell’ultimo anno mi sono dedicata particolarmente alla creazione di grandi portavasi. La loro collocazione ideale è in giardino o in terrazzo… amo quando i miei clienti mi inviano immagini dei miei lavori nelle loro case.
In questa foto non potevo immaginare scenario più bello per il mio portavasi con fiori primaverili del meraviglioso terrazzo dell’agriturismo #Arcera di Forcella di Acquasanta che si affaccia sui monti Sibillini.
Febbraio talvolta regala delle meravigliose giornate tiepide e soleggiate… il cielo azzurro, il verde tenero dei germogli e i primi alberi in fiore fanno rinascere il desiderio di stare all’aperto e godersi il terrazzo ed il giardino. Questo grande vaso con fiori pastello e farfalla vanessa, qui fotografato nella luce dorata del pomeriggio in un angolo del nostro terreno dove crescono le aromatiche, nasce proprio da questo stato d’animo.
Questo portaombrelli porta allegria anche a una giornata di pioggia… e completerà con eleganza e vivacità il vostro ingresso, atrio o anticamera, accompagnandosi bene con qualunque stile di arredamento.
Una vera festa di fiori primaverili: crochi, narcisi, fresie, iris e rose.
Adoro i giardini in cui sono posizionati vasi in maiolica che si armonizzano con i fiori e il verde circostante. Mi viene in mente un bellissimo quadro di Monet con un viale di un giardino pieno di girasoli, dinanzi ad una casa rosa, fiancheggiato da una serie di vasi in maiolica in bianco e azzurro…
Per questi miei 2 portavasi ho voluto sperimentare delle tavolozze molto diverse tra loro: tutta giocata sui toni pastello quella con le ortensie, e molto più intensa quella con i limoni, dove il predomina il contrasto tra il giallo e il verde acqua.
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Dall’ultima cottura ho tirato fuori un portavasi molto grande e molto primaverile. Mi piaceva l’idea di fotografarlo in un paesaggio suggestivo… quasi sempre immagino le mie maioliche inserite in un contesto naturale… nella mia fantasia costituiscono spesso il completamento di un giardino armonioso o servono ad abbellire un tavolo all’aperto.
Stavolta ho deciso di concretizzare le mie fantasie ed ho avuto l’opportunità di fotografare il portavasi in un posto magnifico, nelle vicinanze di Ascoli… Forcella di Acquasanta, presso l’agriturismo Arcera.
A Pasqua festeggiamo anche la gioia per l’arrivo della primavera con le sue meravigliose tonalità pastello.
In questo periodo non sono aperta al pubblico ma posso effettuare spedizioni ovunque e, per la zona di Ascoli, organizzare consegne a domicilio.
Fin da piccola sono sempre rimasta incantata dalla fioritura degli alberi di pesco. Sono così delicati e la tonalità di rosa dei fiori è talmente bella (non troppo pallida e neanche troppo eclatante) che la loro vista mi riempie di commozione.
Peccato solo che la fioritura sia così effimera...per questo provo a creare sulle mie maioliche delle scene che possano ricordarci tutto l’anno la bellezza della primavera.
Farfalle – Monarca, Macaone, Vanessa (comune, del cardo e la sgargiantissima Vanessa Io), Junonia, Apatura Ilia, Aglaia… in questa grande base lampada si sovrappongono tutte le meravigliose farfalle che la natura ci offre.
Una polvere d’oro, come fosse lasciata dalle loro ali, illumina e fa brillare il tutto.
Per quelli che sanno come godere dei semplici piaceri della vita, la vista di un cardellino nella neve è una delle delizie dell’inverno.
In quest’anfora ho immaginato, da un lato, un tripudio di cardellini che svolazzano tra i fiori da loro prediletti, quelli di cardo, appunto.
Sull’altro lato ho creato un’immagine giocosa di pingui cardellini appollaiati pigramente su un ramo di pesco.
A chi fa passeggiate nei boschi sarà capitato, talvolta, di avere qualche meraviglioso regalo: cogliere di sorpresa qualche animale selvatico che ci scruta, un attimo, per capire se costituiamo un pericolo per lui e poi si allontana...si tratta solo di un momento fuggevole ma è denso di un’emozione straordinaria.
In questo orologio di maiolica ho voluto ricordare un campo di grano estivo, di quelli che ricominciano a vedersi da quando c’è chi lo coltiva senza l’uso di pesticidi...tornano allora a rallegrarlo i papaveri e anche qualche fiordaliso. Talvolta capita anche di fare qualche bellissimo avvistamento e di scorgere qualche timida lepre, uno scricciolo o qualche farfalla vanessa.
Pannello cm. 56 x 56
Questo pannello è un omaggio alla vita che pullula in ogni piccolo angolo della campagna… è adatto sia ad ambienti interni che esterni come terrazzi o verande.
In queste maioliche ho voluto esprimere tutta la mia ammirazione per la vita selvaggia.
La grande piastra può essere applicata anche in ambienti esterni.
Ho scelto decori che esaltassero tutta la ricchezza cromatica che la natura ci offre. Questo orologio da muro illumina la parete con una decorazione di sgargianti e festose farfalle.
Questa maiolica, frutto della prima cottura dopo il lockdown di questa primavera 2020, rappresenta per me l’auspicio che l’uomo ricominci a vivere senza violentare la natura.
Mi piace immaginare Ascoli sospesa in un'atmosfera senza tempo. In questa maiolica il bordo, con la rosa canina bianca e le sue bacche rosse, riprende le tonalità del travertino e delle vesti delle due viandanti arrivate alla porta della città.
Sono felice quando ho l'opportunità di creare maioliche raffiguranti uno dei soggetti che preferisco: le scene di vita nei campi. Questo piatto, disegnato su commissione, andava inserito in una cucina tutta giocata su delicati toni pastello.
In questo piatto ho preso ispirazione dalle favole dei fratelli Grimm che trovo insuperabili nella loro capacità di trasportarci in mondi passati, forse mai esistiti se non nella nostra immaginazione.
Ho voluto mostrare come la maiolica sappia suscitare queste atmosfere alla pari delle illustrazioni dei libri di fiabe, nelle quali mi perdevo volentieri da piccola.
Adoro la gioiosa ricchezza cromatica dei dipinti di nature morte. Ho voluto trasporre questo soggetto sulla ceramica adattandolo ad una superficie non piana… in questo caso il piatto a cappello di prete crea una sorta di nicchia che racchiude in sé i cestini dai quali fuoriescono festosissimi doni della natura animale e vegetale.